Mamma vince la depressione e crea gruppo di auto-aiuto

Esiste un gruppo di supporto e auto-aiuto per mamme depresse, sia in gravidanza che in post gravidanza? Sì che esiste, e opera sia online (grazie al sito www.mammeserene.it e al gruppo di Facebook Aiuto Depressione post partum), che offline. Scopriremo presto qualcosa di più su questa associazione. Scopriremo anche come una mamma in gamba è riuscita a rialzarsi dalla depressione post partum.

Vi presentiamo la gestrice del sito MammeSerene, la gentilissima Raffaella Bisson. Si tratta di una mamma-blogger-volontaria, una madre davvero speciale, che è riuscita a rimemergere da una situazione depressiva, facendo tesoro della sua esperienza e usandola per aiutare altre mamme. Insieme ad altri volontari gestisce infatti questo sito di auto aiuto per madri che vivono la realtà della depressione in gravidanza, o della depressione post parto di cui abbiamo già parlato, un tema a cui siamo sensibili anche noi di Stop Depressione, visto che anche la sottoscritta l’ha vissuta. Con tenacia, abilità e amore, il gruppo Mamme Serene segue e assiste le madri in difficoltà, sia tramite il sito che tramite conferenze fisiche.

Al momento il gruppo organizza convegni per lo più vicino alla sede, in Veneto, poi in qualche misura facendo anche trasferte in diverse sedi. Da settembre 2015 si sposteranno anche per l’Emilia Romagna ed in Toscana. Alla mia proposta di organizzare incontri online tramite Webinar Raffaella non scarta l’idea, anche se ritiene giustamente che l’incontro fisico sia molto più accolto e interiorizzato dalle madri in difficoltà. Le mamme che vivono situazioni depressive sono spesso, infatti, mamme che vivono anche una situazione di isolamento. Farle uscire, farle esprimere e sfogare, è quindi sicuramente terapeutico. Ecco l’intervista di Raffaella, buona lettura.

Parlaci un po di te, chi sei, cosa ami, cosa detesti di più, in cosa consiste il tuo lavoro? Qual’è la tua giornata tipo? Sei contento/a della vita che fai?

Raffaella Bisson gruppo aiuto mammeSono una mama lavoratrice che ha vissuto la depressione in gravidanza e nel post partum. Ora il bimbo ha 3 anni ma le ferite sono ancora vive. Amo ovviamente la mia famiglia e soprattutto mio figlio, ma ho sempre amato mettermi al servizio di chi ne aveva più bisogno, facendo volontariato nell’AVO, nelle case famiglia..nel tempo hce mi lasciava lo studio prima e il lavoro poi. Quando ho vissuto l’esperienza della depressione mi è caduto il mondo addosso… io la donna forte, la donna ingegnere che cadeva nella trappola degli ormoni e della mente … poi con tenacia e difficoltà, con i giusti aiuti ne sono uscita. All’inizio mi vergognavo ma quando la stessa cosa accadde ad un’amica che non potè chiedermi aiuto … mi ribellai e decisi di aprire il Gruppo di AUTO AIUTO facendo ‘outing’ prima col sito personale www.helpmammeprimaepoi.it e poi con il Gruppo FB e ora con www.mammeserene.it.

[dt_sc_blockquote type=”type1″ align=”center”]“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera”. – Erica Jong[/dt_sc_blockquote] Tra le cose che detesto di più c’è l’indifferenza della gente che fa finta di non vedere il dolore o la richiesta d’aiuto dell’altro, la falsità e l’ipocrisia. Odio i tabù ed il senso di colpa che hanno instillato nelle donne se non ricopriamo l’ideale perfetto della mamma felice e serena perchè mamma e stop. Detesto il maschilismo che porta ai datori di lavoro a sotto-mansionarci perchè mamme o peggio a non assumerci per lo stesso motivo ovvero la necessità che abbiamo anche di accudire i nostri figli, gli uomini e le donne del domani.

[cjtoolbox name=’Adsense Google Responsive’ ] [/cjtoolbox]Il mio lavoro: Io sono un Ingegnere biomedico di formazione e mi occupo di Innovazione per gli strumenti elettromedicali per oculisti ed ottici … sono un tecnicone con risvolti umani … nel senso che mi occupo della relazione con i centri di trasferimento tecnologico e le università .. un universo molto maschile. Quindi ogni giorno ricerco nuove tecnologie, nuove strade per creare strumenti più semplici e utili per medici e pazienti … anche qui cerco di fare in modo tecnico la ‘crocerossina’.[dt_sc_blockquote type=”type1″ align=”left”]“Odio i tabù ed il senso di colpa che hanno instillato nelle donne se non ricopriamo l’ideale perfetto della mamma felice e serena perchè mamma e stop”[/dt_sc_blockquote]

La mia giornata tipo: Arrivo al lavoro, mi carico con un allegr caffè coi colleghi, e parto leggendo tonnellate di e-mail scientifiche per il mio lavoro. Ma nel miei ritagli di tempo trovo sempre lo spazio per collezionare informazini utili alle mamme in depressione in gravidanza e nel post partum, soprattutto grazie al lavoro di equipe delle mie colleghe di GRUPPO che hai conosciuto attraverso il sito wwwmammeserene.it. Siamo tutte volontarie e facciamo il tutto nei ritagli di tempo tra lavoro e famiglia.

Sono contenta della vita che faccio? Da quando ho aperto il GRUPPO moltissimo .. prima mancava un tassello nella mia vita … il sentirmi veramente vicina la cuore di chi sta male con continuità … ora con facebook, i siti e le conferenze riesco ad eìsserci e talvolta a strappare un sorriso in più che m iapre il cuore emi fa sperare per le mamme, i papaà e i bimbi in un futuro più gioioso.

Cos’è, se c’è stato, ad avere scatenato la situazione depressiva/momento negativo nella tua vita?

Stavo vivendo un momento difficile nel mio lavoro, con mancanza di obiettivi forti, era appena sfumato un progetto a cui avevo lavorato per 1 anno … ed arrrivò la gravidanza: all’inizio gioia immensa, per un figlio cercato da tempo, ma poi incominciarono le notti insonni con tanti incubi e paure .. nate dal subconscio, da memorie represse della mia infanzia che non vedevano l’ora di riemergere nel mio massimo momento di sensibilità, la GRAVIDANZA! Come molti di noi, non ho avuto un’infanzia facile con un padre che a 50 anni aveva subito un ictus altamente invalidante e così a 17 anni mi ritrovai con un padre bambino e tante responsabilità e tristezze in più rispetto ai miei coetanei.

Come hai superato quel momento difficile di depressione?

All’inizio è stata dura convincere mio marito e la mia famiglia che non ero solo ansiosa in gravidanza ma che c’era qualcosa di più oscuro … che mi faceva vedere tutto nero … vedere il mondo come un mostro che fagocita le persone … mi dissero solo che ero ipersensibile … ma non riuscivo più a provare gioia in nulla .. nè nel lavoro nè per la gravidanza … che mi impediva di fare tutti gli sport di prima, di viaggiare come prima perchè avendo 38 anni ero un pò a rischio … finchè al 5° mese decisi di andare in maternità anticipata su consiglio della mia ginecologa dato che non riuscivo più a dormire e vedevo tutto nero. Così le cose peggiorarono perchè avevo troppo tempo da sola per pensare … e dipingere la realtà a tinte fosche. Allora decisi di ricorrere alla psicoterapia su invito di un amico .. la mia famiglia accettò … ma sempre con uno sguardo di stupore … Come facevo a sentirmi così in cinta? Per loro era un vero mistero. La psicoterapia da sola però non mi bastava, non abbassava il mio livello di stress mentale, così ricorsi all’agopuntura, alla naturopatia, ai massaggi, allo yoga, musicoterapia, meditazione …a tante attività per tenermi occupata.

[dt_sc_blockquote type=”type1″ align=”center”]“Non è possibile essere una madre perfetta. Ma ci sono milioni di modi per essere una buona madre”. – Jill Churchill[/dt_sc_blockquote] Per fortuna un’amica sensibile con bimbe nate da poco ogni giorno mi chiamava per uscire con lei e altre amiche mi chiamavano e mi venivano a trovare … sono state dei gran salvagenti! Quando stavo per annegare nella tristezza mi sono rivolta ad una psichiatra molto ignorante sul tema che mi instillò ancora più paure .. che mi curò con un farmaco che mi fece stare peggio e sospesi subito … andai via, in vacanza sul Lago di Garda per cercare in un contesto più naturale e meno caotico della mia città (PADOVA) un pò di quiete … mio marito (che lavora molto in giro per l’Italia e quindi non poteva sempre esser presente) mi prese in affitto una casetta sul lago dove rimasi un mese con mia madre e mio padre, per quanto disabile. Arrivai al parto molto provata e stanca di non dormire soprattutto … iniziarono le contrazioni prodromiche … per 19 ore ogni 10 minuti ma io credevo di impazzire e chiesi il cesareo … vista la mia depressione decisero di farmi il cesareo e finalmente il mio bel cucciolo SANO nacque! Tutte le paure sulla sua salute si dissolsero .. avevo così tanti sensi di colpa in gravidanza ..nessuno riusciva a rassicurarmi perchè non avevo altre mamme simili a me con cui confrontarmi … [cjtoolbox name=’Adsense Google Responsive’ ] [/cjtoolbox]

Partorito decisi di curarmi con psicofarmaci e quindi rinunciai ad allattare e fu per me ed il mio piccolo la scelta migliore. Scelsi un’ostetrica molto brava per seguirmi i primi giorni ed ero sempre seguita da una tata durante tutto il giorno perchè nessun nonno poteva darci supporto e mio marito doveva assentarsi per lavoro almeno durante il giorno e talvolta di notte. Mi curai e in un anno e mezzo ne fui fuori ma quanta fatica. La miglior cura per me fu iniziare subito a lavorare … per liberarmi del senso di inutilità che mi aveva accompagnato durante tutta la gravidanza in cui spesso mi sentivo come una semplice incubatrice incapace di fare altro, con un corpo che faceva quel che voleva e non mi permetteva di fare molto. Infatti a causa della depressione ero spesso stanca e avevo mille paure di stare da sola o uscire da sola. Iniziai a lavorare dopo 3 mesi dalla nascita … tanto non allattavo perchè assumendo i farmaci mi era stato proibito … ma avevo fatto bonding col bambino con la mia inseparabile fascia…con la quale cucinavo, pulivo e passeggiavo portandolo sempre vicino al mio cuore.

Spesso mi sentivo persa, derealizzata, ma piano piano mi sono ripresa, assunta nuove responsabilità che mi hanno fatto sentire viva…aiutata sempre da mio marito, dalle amiche e dagli specialisti! Senza di loro non sarei mai uscita dal tunnel.

 

Come sei arrivato a fare il lavoro che fai ora? Lo consiglieresti? Pensi che aiutare altri dia gioia anche a te stesso?

Com ti accennavo, in realtà ho ripreso il lavoro di prima con mansioni ridotte ma ho affiancato di nuovo il volontariato e questa è stata una gran cura .. il prendermi cura degli altri sanifica e dà moltissima gioia di vivere. Consiglio a tutti di dedicare parte del proprio tempo agli altri, è una auto cura formidabile, fosse anche solo di un altro essere come di un animale…l’importante è uscire da sè per aiutare qualcun altro.

[Tweet “Consiglio a tutti di dedicare parte del proprio tempo agli altri, è una auto cura formidabile”]

In Italia si vive molto il clima negativo della crisi che stiamo vivendo a livello economico-sociale. Come vivi questa situazione? Hai subito ingiustizie o crisi lavorative? Come ti sei tutelato, o cmq come sei riuscito a non affondare come tanti che sono caduti nella depressione?

Come accenavo anche nella mia azienda la crisi si è fatta sentire, l’ho vissuta con molta tristezza e questo non mi ha giovato per nulla…ma per fortuna il mio capo molto comprensivo non ha tagliato la mia posizione ma mi ha ridimensionato il lavoro. Per non vivere il clima generale di depressione mi sono difesa, un pò meschinamente, non guardando più i tg sapendo che quel che devo conoscere mi arrivava all’orecchio comunque e che ciò su cui non posso agire lo lascio agli altri … non voglio più appesantisca la mia vita. Credo che ta TV sia sempre più orientata ad instillare paure e fobie piuttosto che a portare equilibrio e gioia alla gente. L’informazione che voglio la trovo nel web, solo quella che mi serve per non vivere fuori dal mondo, ma nel mondo come essere consapevole ma utile e non depresso o ‘compresso’ dalle paure indotte.

Che consigli ti senti di dare a chi vive situazioni tragiche, malattie, crisi, ingiustizie? Se fosse un tuo amico o parente a soffrirne cosa gli diresti?

Di non mollare mai, di circondarsi di amici che possano aiutare, di non stancarsi mai di chiedere aiuto perchè è quello che mi ha salvato: io ho sempre chiesto aiuto, non mi son vergognata di chiederlo ed è sempre arrivato.

Ci sono delle letture o delle massime che sono per te di conforto? Puoi condividere anche poesie-racconti-componimenti-saggi-stralci di diario, tuoi o di altri.

Per me è stata fondamentale la PREGHIERA, essendo molto legata a Maria a lei mi sono rivolta … ho sempre pregato molto! I miei ispiratori massimi sono Madre Teresa di Calcutta e San Francesco da Assisi ma non disprezzo Osho e Terzani! Poi il WEB è un grande ispiratore! Poi quando ho cominciato a condividere la mia storia ne ho conosciute tante altre, magnifiche, poetiche nella loro tristezza…e son le mamme coi loro racconti che ogni giorno mi ispirano! E ovviamente seguo quel che mi dice il mio cuore .. la mia coscienza … il mio io interiore

Il fatto di scrivere per il web, ti ha aiutato a superare o prevenire la depressione? Consiglieresti di iniziare uno blog o un diario a chi soffre di depressione? Il web aiuta tantissimo per informarsi, confrontarsi ed aiutarsi! Tenere un diario è fondamentale e terapeutico, come insegnano anche in psicoterapia ed io lo ripeto spesso.[dt_sc_blockquote type=”type1″ align=”right”]“Poi quando ho cominciato a condividere la mia storia ne ho conosciute tante altre, magnifiche, poetiche nella loro tristezza…e son le mamme coi loro racconti che ogni giorno mi ispirano”[/dt_sc_blockquote]

C’è stato una persona, genitore/parente/amico/amica, che ti è stata particolarmente vicino nel momento depressivo e che vuoi ringraziare? O un’associazione o gruppo di sostegno che puoi consigliare ai lettori come supporto?

Difficile a dirsi, mio marito che mi ha sopportata e supportata, mia madre e Silvia, l’amica che mi portava in giro con le sue gemelline e la mia fida tata. E anche la mia psicanalista che si rendeva disponibile a tutte le ore del giorno e dell sera.

Ho scoperto il supporto del WEB tardi e oggi lo consiglio come stimolo e opportunità per non isolarsi e per trovare aiuto. Ognuno troverà la sua via cercando … posso solo consigliare di affidarsi in primis a degli specialisti in carne ed ossa e quindi anche al web, come coadiuvante.

[Tweet “Ho scoperto il supporto del WEB tardi e oggi lo consiglio come stimolo e opportunità”]

Che aspirazioni hai per il futuro? Cosa ti aiuta ad andare avanti e a prevenire nuovamente la depressione?

Per il futuro vorrei dedicarmi interamente al voontariato nel mio campo, nella Depressione in Gravidanza e nel Post Partum perchè c’e’ ancora tanta strada da fare per abbattere tanti tabù che ancotra esistono sul tema e questa è la mia miglior prevenzione contro la deptressione..ora non sono mai sola, mai ferma, mai inutile…insomma riesco a dare sfogo a tutto quell’amore che avevo dentro e che non riesco ad esaurire in mio figlio e nella mia famiglia perchè credo che il mondo sia la mia famiglia. E questo me lo hanno insegnato molto bene Gesù, Maria, ma anche i miei insegnanti olistici ( maestra yoga, maestro ayurveda, maesro indiano).

[dt_sc_blockquote type=”type1″ align=”center”]“Riesco a dare sfogo a tutto quell’amore che avevo dentro e che non riesco ad esaurire in mio figlio e nella mia famiglia perchè credo che il mondo sia la mia famiglia”[/dt_sc_blockquote]

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