Un po’ di me
Sono una felice mamma riminese trentenne innamorata della propria splendida creatura di un anno e mezzo, dolcemente soprannominata Balibò, che è la mia gioia e il mio orgoglio più grande. Amo il mondo del web per le infinite possibilità che offre, per la sua capacità di informarci, svagarci, unirci in una comunità globale e iperconnessa. Sono periodista e copy writer, scrivere online è da anni il mio lavoro e lo faccio per vari siti, come scrivere su carta è sempre stata la mia passione sin da piccola. Chi mi conosce bene sa quanto ia sappia essere grafomane!
Adoro anche la lettura (La ragazza di Bube di Carlo Cassola, Il Barone Rampante di Italo Calvino, la Bibbia e i testi religiosi, tutti i libri di Leo Buscaglia, Primo Levi, Paulo Coelho e Dale Carnagie), i film (attori preferiti: Al Pacino, Andy Garcia, Heat Ledger, Brittany Murphy, Hayden Christensen; film che adoro: L’ultimo sogno, Le pagine della nostra vita, Into the Wild-Nelle terre selvagge), la poesia (Kahlil Gibran, Nazim Hikmet, Pablo Neruda, Jacques Prévert), l’arte, il rock melodico (Foo Fighter, Pixis, Muse, Jeff Bucley, Radiohead, i primissimi Smashing Pumpkins) ma anche qualche artista italiano che abbia ancora qualcosa di intelligente da dire (Caparezza, Elisa, Ligabue, qualcuna di Vasco), i viaggi (sogno nel cassetto visitare l’Irlanda), il buon mangiare (top 4 favorita: crêpes alla nutella, ravioli al ragù, Tiramisu, strozzapreti), la natura (boschi, alberi e fiumi, ci vivrei dentro), la gente semplice, sincera e diretta (mio motto: meglio uno schiaffo in faccia che una pugnalata alle spalle), mio marito, i miei amici… Odio l’ipocrisia, i dogmi, la cattiveria e le menzogne. Sono una persona diretta, viscerale, romantica, estroversa, adoro apprendere, scrutare il mondo, stare tra la gente ascoltandola raccontarsi, ma amo anche i miei spazi, e un po’ di solitudine e silenzio.
Perchè il sito StopDepressione
Ho creato questo sito perché diventi una valvola di sfogo, una guida, un aiuto per sfuggire a questa triste realtà che è la depressione, diventata oggi il male più comune del secolo. Sono in tanti a soffrire in silenzio di questa malattia, afflitti non solo dal dolore di questo male ma anche dalla vergogna di soffrire di questa malattia, vissuta come se fosse una colpa, dal pudore di parlarne, dato che nella nostra società sussistono ancora tantissimi pregiudizi verso questo male. Chi ne soffre viene spesso etichettato come un debole, un inetto, un pazzo, un disadattato. Sono etichette che fanno male e che impediscono ai malati di aprirsi sul serio su ciò che provano, o di cercare aiuto medico, perchè poi “chissà cosa dirà la gente!”.
Il mio sogno è quindi, che questo sito diventi un faro guida per trovare aiuto dalla depressione, un forum di ascolto in cui potersi sfogare, aprire, senza vergogna, senza falsi pudori, perché questo web divenga una piazza di incontro in cui dar sfogo al proprio dolore e in cui trovare conforto. Se è vero che una gioia si raddoppia solo quando è condivisa, lo stesso si può dire del dolore, che si dimezza quando viene esternato. Mal comune mezzo gaudio, dice il proverbio, così credo che poter condividere le proprie frustrazioni aiuti a non sentirsi più soli, avere qualcuno con cui lottare può diventare un importante appoggio durante la lotta alla depressione.
Perchè mi è venuta l’idea di questo sito? Ho vissuto 4 anni della mia vita in Latino America, sono stati anni bellissimi di cui preservo in memoria esperienze e attimi splendidi. Là non avevamo la tv Italiana. Ricordo che tornando in Italia dopo quella assenza rimasi tragicamente sconvolta sentendo di tutti i casi di suicidio che hanno attanagliato la nostra nazione con la crisi lavorativa che c’è stata. La cosa mi scosse alquanto. Mi chiedevo: Cosa spinge la gente a togliersi la vita? Sono solo i debito o altro li sconcerta? Cosa porta queste persone a perdere ogni speranza e negarla anche alle loro famiglie? Come si può aiutare queste persone?
Il problema mi sconvolge anche perchè pure io, come altri miei cari, nella mia vita ho sofferto di questo male, e se sono qua per raccontarlo è perchè qualcosa o qualcuno mi ha dato la forza. Spero che condividendo i miei pensieri possa aiutare anche solo una persona a uscire da questo male. Nel passato della mia famiglia esiste un episodio molto doloroso, di cui nessuno parla molto, ma sul quale personalmente continuo a interrogarmi. Un nostro caro decise di togliersi la vita e questo segnò enormemente le vite di chi rimase e di chi venne dopo. Mi piace pensare che mia nonna, per quanto malata, non avrebbe forse compiuto questo insano gesto se fosse vissuta nell’era di internet, in cui possiamo trovare aiuto anche in maniera anonima, senza vergogna, un mondo in cui accorciare le distanze con un solo clic, e magari se fosse capitata in questo sito o in altri simili, avrebbe potuto trovare l’aiuto che le serviva. Quindi cara nonna, dedico a te questo sito web. Lo dedico anche a mio figlio, per un futuro migliore, lo dedico a chi ha aiutato me, ai miei tanti amici, ma anche a tutti quelli che soffrono, con la speranza che possano rifarsi, e come la fenice, rinascere dalle ceneri di un triste passato.
“Se posso impedire che un cuore si spezzi, io non avrò vissuto invano. Se posso alleviare le sofferenze di una vita o placare un dolore, o aiutare un pettirosso tramortito a ritrovare il suo nido, io non avrò vissuto invano”. – Emily Dickinson