Apprendere la felicità e la positività

Sono molto felice di ospitare in questo intervista di una persona che stimo, una giornalista ottima, che però non se la tira affatto come fanno altri, si tratta di Assunta Corbo. Sono capitata “per caso” nel suo sito, ma come dice giustamente lei, nulla è per caso in questa vita, e infatti ora che ho letto le sue righe capisco che dovevo capitarci e imparare qualcosa. Assunta non è stata sempre così serena come adesso. In passato la sua autostima era molto bassa, ma oggi è cambiata. Assunta è un “cuore illuminato”, come mi piace dire, una persona che dalla sua vita ha saputo cogliere grandi insegnamenti, dedicandosi, per dirla con sue parole, alla “ricerca di una vita migliore, cercando di raggiungere un sogno, definire obiettivi e realizzarli, ritrovare il sorriso, cogliere le sfide della vita e vincerle. Tutto questo è possibile se si agisce e si pensa secondo i principi della legge dell’attrazione e non solo. La mente è la nostra più grande alleata e grazie a lei possiamo raggiungere tutto quello che vogliamo.

Il suo blog www.thatsgoodnewsblog.com è un bellissimo spazio pieno di buone notizie, come dice il nome stesso. Nasce dal suo desiderio di cambiamento. Chi soffre di depressione, o chi è comunque alla ricerca di dare una svolta alla sua vita, può trovare ristoro e trarre ispirazione dalle storie di chi è riuscito a cambiare. Il mondo che ci circonda è vittima di una serie di notizie tragiche e deprimenti, che non fanno che accerescere il nostro disagio. I Tg e le riviste di cronaca sono diventati dei tristi resoconti di miseria e disperazione, senza fornire alcuna speranza al lettore. Assunta Corbo si ribella a questa tendenza e riesce a dare davvero notizie positive, che dimostrano davvero che “si può fare”. Il sito ospita anche iniziative ed eventi di crescita personale, riflessioni, spunte su letture positive e tutta la natura intima e appassionata di Assunta, che ringrazio infinitamente per il suo operato e anche per la gentile intervista che mi ha concesso. Grazie Assunta, continua così! Un abbraccio virtuale.

Parlaci un po di te, chi sei, cosa ami, cosa detesti di più? Carattere, obiettivi…

Sono una giornalista freelance. Un lavoro che ho sempre avuto in mente di fare e che ho cominciato sin da ragazza nel giornale del paese in cui abitavo con i miei genitori, poi durante l’università. La passione è poi cresciuta fino a diventare una professione. Oggi posso dirmi davvero grata e felice per aver coronato questo sogno con le mie forze e il sostegno della mia famiglia. In questo momento della mia vita il mio lavoro da giornalista si è declinato in una versione ancora più bella e appassionante, quella delle buone notizie, dell’ottimismo e della crescita personale e spirituale.

Cos’è, se c’è stato, ad avere scatenato la situazione depressiva nella tua vita? O comunque la voglia di cambiamento? E se non c’è una causa precisa, raccontaci comunque come ti sentivi/senti.

Non ho mai sofferto di depressione. Credo sia uno stato molto difficile da trattare con dovuta cura. Ne ho vissuto qualche caso indirettamente in famiglia. Per quanto mi riguarda due anni e mezzo fa ho però deciso che la vita che conducevo non mi apparteneva più. Ero sempre affaticata e di corsa. Non avevo tempo per me e per la mia famiglia. Lavoravo senza sosta e non ero capace di dire mai di no ai lavori. Io non esistevo e la mia autostima era veramente a livello -0. Un giorno parlando con un’amica mi sono come svegliata, anche grazie alla lettura di The Secret, di Rhonda Byrne, che questa mia amica mi ha consigliato. E’ stata una doccia fredda. Di quelle però che ti ridanno vigore e ti svegliano. Ho capito che qualcosa doveva cambiare e ho deciso in quel momento di farlo accadere.

Come hai superato quel momento/momenti di depressione della tua vita?

La prima cosa che ho fatto è stata di assumermi la responsabilità di quello che stava accadendo nella mia vita. Tutto quello che non mi piaceva, cosi come quello che andava bene, lo avevo generato io. Come? Con le mie scelte, con i miei pensieri, con le mie azioni. Quello dell’assunzione di responsabilità è un passo fondamentale per avviare il cambiamento. Siamo abituati a incolpare gli altri, la società, la crisi economica, il capo, i genitori…ma noi cosa facciamo? Anche solo il fatto di dare potere a qualcun altro di rovinare la nostra vita è una scelta. E la facciamo noi. Dopo un primo momento di spaesamento qualcosa è scattato. Sono passata dal dirmi “ma come è possibile che io abbia creato tutto questo?” a dire “wow, allora cosi come ho fatto danni posso cambiare tutto e fare cose fantastiche!!”. E cosi è cominciato tutto. Il resto è stato composto da letture, incontri, la nascita del mio blog, azioni, cambiamenti. Le abitudini, per esempio, sono la prima cosa da cambiare. Perché per essere diversi non possiamo continuare a fare sempre le stesse cose. Questo è quello che consiglio, per esempio, nel mio e-book Esercita la felicità che potete scaricare sul mio blog. Al suo interno ci sono 21 piccoli esercizi di cambiamento.

Che consigli di senti di dare a chi vive situazioni depressive anche gravi?

Sinceramente questo è un tema talmente delicato che credo sia necessario consultare un professionista. Magari un coach che aiuta a risvegliare dentro se stessi quel qualcosa che è rimasto sopito. Perché la felicità è già dentro di noi e come amo dire io va solo riconosciuta.

Il fatto di scrivere per vari siti o per il tuo stesso blog, ti ha aiutato a superare la depressione? Consiglieresti di iniziare uno blog o un diario a chi soffre di depressione?

Pur non avendo sofferto di depressione, posso dire che il blog è stato fortemente terapeutico durante il mio momento di cambiamento. Anche per i temi che tratta, ovviamente. Però in linea generale tenere un diario è sempre un ottimo aiuto. Annotare pensieri ed emozioni aiuta a recuperare la giusta dimensione delle cose. Uno strumento molto potente in questo senso è il diario della gratitudine di cui parlo anche nel blog e in questo video.

C’è stato una persona, genitore/parente/amico/amica, che ti è stata particolarmente vicino nei momenti difficili e che vuoi ringraziare? O un’associazione o gruppo di sostegno che puoi consigliare ai lettori come supporto?

Personalmente sono sempre stata molto fortunata. La mia famiglia e mio marito sono stati una vera forza al mio fianco. Cosi come la mia migliore amica. Avere qualcuno accanto è importante e il consiglio che posso dare è quello di non isolarsi ma di condividere. Quando si parla di un proprio stato d’animo si aiuta la mente a elaborarlo e alleggerirlo e la persona con cui parliamo può darci un punto di vista diverso. Questo può essere un grande aiuto. Le situazioni, i pensieri e le cose non hanno un valore in sé. Sono come noi le vediamo. Per questo il punto di vista di un’altra persona può aiutare.

Cosa ti aiuta ad andare avanti e a prevenire nuovamente la depressione?

Mi sono alleata all’idea del cambiamento come elemento fondamentale della vita. Tutto cambia, tutto si modifica, tutto passa. E poi ho lavorato sul concetto di presente. Come sto nel qui e ora? La felicità, quella vera, è questa. La gratitudine, in questo senso, aiuta molto a identificare le cose – anche scontate – che già abbiamo e che perdiamo di vista.

Cosa ti ha spinto a realizzare un blog tutto tuo, dato che le eri già una giornalista affermata?

La creazione di un blog sembra essere un’evoluzione naturale di un giornalista. Cosi volevo avere un mio spazio dove poter scrivere di ciò che amavo. Quando ho dovuto scegliere il tema mi si è aperto il mondo delle buone notizie, della felicità e della crescita personale. Non credo sia un caso. Doveva andare cosi. E’ il mio scopo in questa vita: diffondere il cambiamento e l’atteggiamento positivo nella vita quotidiana.

Per chi vuole vivere di questo lavoro, scrivere sul web, che consigli daresti per monetizzarlo?

Per prima cosa scegliere di scrivere di qualcosa che appassiona davvero. Essere autentici e metterci tanto la faccia. Usare un po’ di strategia come spiegano i grandi web marketer del momento ma anche tanta empatia. E’ questa che fa la differenza.

Come vivi il binomio carriera-famiglia? Dato che per esperienza so che non è facile scrivere con i bimbi attorno, essendo mamma periodista anche io 🙂

In realtà lo vivo con estrema serenità. I miei genitori mi aiutano, mio marito è uno splendido papà e Giulia – la mia bimba di 4 anni – è stata abituata sin da piccola a venire ai miei incontri, a stare a casa con me anche durante interviste o mentre scrivo. E’ anche in questo caso questione di abitudine 😉

Hai scritto un tuo libro su come esercitarsi alla felicità, come hai fatto? È stato difficile? Che consigli daresti a chi vuole farlo?

Grazie al self publishing oggi è molto semplice scrivere un proprio e-book. A me viene naturale, visto il mio lavoro. Amo scrivere e amo l’idea di poter dare nuovi stimoli a chi mi legge. In Esercita la tua felicità c’è questo: stimoli pratici, semplici e da applicare immediatamente per stare meglio. Sono quello che ho applicato io alla mia vita.

Pensi che la felicità sia un traguardo possibile da raggiungere anche per persone che soffrono di patologie depressive gravi? Che consigli daresti a queste persone?

Si, credo fortemente di si. Con l’aiuto di un professionista, come dicevo prima. Sul mio blog intervisto tanti coach che stimo e che consiglierei a chi ne avesse bisogno. Tutto quello di cui parlo nel blog è stato testato, studiato e osservato a lungo da me. Il mio consiglio? Partire da ciò che della nostra vita ci piace e scegliere di cambiare quello che non va.

Hai raccontato più volte di aver imparato a riconoscere la felicità invece di cercarla. Cosa intendi esattamente?

Intendo dire che la felicità non si deve raggiungere. Perché con questa idea potremmo passarci la vita e restare insoddisfatti. La felicità è qui, ora. Nel mio rispondere a queste domande c’è felicità perché penso a te che ti sei interessata al mio lavoro e a chi leggerà le risposte e troverà magari uno stimolo per stare meglio. Questa è la felicità da riconoscere. Non dare per scontato ma essere felici anche per un sorso d’acqua fresco che ci ha tolto la sete o per un raggio di sole che entra dalla finestra.

Sei una convinta sostenitrice del fatto che siamo noi gli unici artefici della nostra vita. Cosa diresti a chi invece si sente incastrato in una realtà ingiusta che non ha scelto e che non riesce a cambiare?

Anche la realtà più ingiusta è stata frutto di qualche scelta. Quando però accadono cose che vanno oltre la nostra volontà è il come si affrontano che fa la differenza. Si può essere vittime o si può raccogliere l’esperienza come una nuova sfida che ci insegnerà una lezione. Ogni cosa che ci accade è qualcosa attraverso la quale dobbiamo passare per crescere. Accogliere, accettare e poi dire “ok, ora l’affronto”. Il segreto vero non è evitare i problemi ma avere gli strumenti per affrontarli.

Sei credente? Da dove pensi che nasca la gioia più profonda, dal successo lavorativo, dall’altruismo, dalla famiglia e gli affetti, o da altro?

La gioia più profonda è dentro di noi. E’ tutto dentro di noi. Qualunque fede o credo religioso dice questo. Non c’è lavoro, persona o situazione che può darci gioia e felicità. Siamo solo noi a potercela dare. Perché dovremmo affidare agli altri la nostra felicità? Siamo esseri unici e abbiamo tutto quello che ci serve per essere felici.

Hai dichiarato che spesso ti sentivi sbagliata, poi hai capito che l’unica cosa sbagliata era il tuo atteggiamento. Come hai fatto a cambiarlo? Quali sono le letture che raccomandi più caldamente per acquisire un pensiero positivo?

Ho cambiato le mie abitudini e i miei pensieri. Ci sono tanti libri che mi hanno aiutata. Oltre The Secret, che è un ottimo punto di partenza, penso a “Il monaco che vendette la sua Ferrari” di Robin Sharma, “Perché io sogno forte” di Roberta Liguori e “Ho imparato a ridere” di Richard Romagnoli. Sono i miei migliori amici ☺

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