Sintomi di ansia-attacchi di panico-stress
La depressione spesso è compagna di disturbi come ansia, stress e attacchi di panico. L’ansia è uno stato d’animo di intensa in inquietudine o preoccupazione. Differisce dallo stress ma è in qualche modo ad esso collegato. Quando l’ansia diventa cronica anche qualora cessano le possibili cause dello Stato ansioso, si parla di disturbo d’ansia generalizzato.
Gli attacchi di panico hanno sintomi diversi rispetto alla depressione, che include semplicemente un umore nero e cupo, perdita d’interesse nella vita e negatività generalizzata. Nella depressione mancano quei tipici scossoni adrenalinici gravi e improvvisi degli attacchi di panico e ansia. Tra i sintomi di attacchi di panico e ansia ci sono brividi, sudorazione, dolori al petto, difficoltà respiratoria, perdita del controllo fisico, intorpidimento di mani e gambe, formicolio, debolezza, vertigini, sensazione di morte imminente, forte terrore.
Cause di stress-ansia-attacchi di panico
Chi sperimenta i tragici episodi degli attacchi di panico viene colpito solitamente da un improvviso terrore e paura che arriva senza alcun preavviso. Forse i primi episodi si presentano a causa di un grave evento traumatico. In altri casi sembra non esserci una causa scatenante. Gli episodi possono verificarsi in qualsiasi momento, anche mentre si dorme. Chi è vittima di un attacco di panico si sente mancare il respiro, vive uno stato di ansia ingestibile, la sensazione di stare per morire o di impazzire, oppure gli sembra di avere un attacco di cuore. Si tratta di terrore e paura sproporzionati alla reale situazione che si sta vivendo. Molti, in quel momento, si sentono come distaccati ed estranei a ciò che sta accadendo intorno a loro.
Ogni persona sana nella vita subisce o sopporta un certo grado di stress. Quando però la causa del nostro stress perdura per troppo tempo subentra lo stress cronico, che può causare veri e propri problemi a livello fisico e mentale. Lo stress cronico può essere dovuto ad esempio a un eccessivo carico di lavoro secolare. Per contro, ritrovarsi improvvisamente senza lavoro è un’altra causa di grave stress e a volte depressione. Dover curare un familiare infermo per lungo tempo può causare grande stress. La cosa più triste dello stress cronico è che le persone ci si abituano, e questo inibisce la loro volontà di reagire. Diverso è invece il caso del disturbo da stress post traumatico, dovuto ad eventi particolarmente tragici che traumatizzano la persona.
In alcuni casi la persona che per lungo tempo sopporta una situazione eccessivamente stressante si ritrova a un certo punto incapaci di reagire. È il caso dei pazienti affetti da burn-out, o esaurimento nervoso. Normalmente, come nei casi di depressione, anche nel burn out a soffrirne sono di più le donne che gli uomini. La vittima soggetta a questo esaurimento fisico ed emotivo presenta sintomi come stanchezza, impotenza, mancanza di entusiasmo, malessere generale e disperazione. Ne consegue spesso l’impossibilità di continuare il proprio lavoro, la persona è affetta da un forte pessimismo e ci si ritrova spesso ad ammalarsi di continuo.
Perchè lo stress degenera in attacco di panico?
Gli attacchi di panico, come l’ansia giungono spesso in modo inaspettato e si impadroniscono di noi rovinando il nostro presunto stato di quiete e serenità. In questi momenti ci sembra di non poter intervenire e di avere un nemico interno che turba la nostra vita. Anche se ignoriamo il motivo per cui l’ansia ci invade, normalmente esiste un motivo di tipo psicologico. Tra le possibili cause di un attacco di panico ci possono essere: stress e stanchezza profonda che logorano mente e corpo. Malgrado ciò non ci si vuole fermare e interviene quindi l’ansia a manifestare un disagio interiore dovuto a un ritmo di vita troppo elevato in un momento in cui si ha reale bisogno di fermarsi.
L’ansia o gli attacchi di panico sono spesso un segnale che il corpo invia per farci capire che il contesto che stiamo vivendo è estraneo alla nostra natura. Altre volte esistono delle lampanti cause di ansia, ma esiste anche un’assuefazione così profonda all’attuale stato di vita che ci si convince che questa realtà vada accettata, mentre il nostro inconscio si ribella e ci invia chiari segnali di insofferenza. L’ansia può essere anche un atteggiamento appreso dall’infanzia, accade spesso infatti che figli ansiosi abbiano appreso involontariamente questo atteggiamento dei genitori, fino a che diventa il principale modo di vita.
L’ansia è anche una conseguenza della profonda stanchezza fisica o mentale, periodi in cui si vive momenti di grande stress ma non si può o non ci si vuole fermare. Interviene quindi l’attacco d’ansia a manifestare questa fatica e il bisogno di fermarsi. Gli attacchi d’ansia sono spesso anche dovuti a problemi sociali come stati di sospensione, amicizie in bilico, situazioni mal digerite sul lavoro, crisi di coppia o tensioni coi genitori, di solito c’è una realtà da affermare, qualcosa da chiarire o concludere. Altre cause di ansia comuni sono: divorzi, traferimenti, esami imminenti o altri eventi di grande importanza o tragicità, che in qualche modo occupano tutti i nostri pensieri o ci fanno paura.
Gli attacchi di panico possono anche essere dovuti ad altri problemi fisici come attacchi di cuore, fobie sociali, agorafobia, ipertiroidismo, ipoglicemia. Il disturbo d’ansia generalizzato diventa tale quando gli attacchi persistono per più di sei mesi e si presentano almeno tre di questi sintomi: stanchezza, irrequietezza, tensione muscolare, disturbi del sonno, esplosioni di rabbia, irritabilità difficoltà a concentrarsi, cambiamenti di personalità come ad esempio essere meno socievoli.
Suddivisioni dei disturbi di ansia
I disturbi d’ansia hanno diversi volti. Sono stati suddivisi principalmente in cinque problematiche: disturbo da attacchi di panico, disturbo post traumatico da stress, disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale o disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia generalizzato.
Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato ha normalmente giorni affollati di continue preoccupazioni non giustificate. Si preoccupa eccessivamente di cose come denaro, salute, problemi lavorativi o familiari. Il solo pensiero di affrontare la giornata può causare ansia. La fobia sociale o disturbo d’ansia sociale colpisce generalmente persone che sono molto timide e ansiose nelle situazioni quotidiane e che necessitano interazione con gli altri, ma che non riescono a realizzarla al meglio. Molti hanno un’intensa paura di sbagliare o di essere giudicati e criticati. Possono preoccuparsi di un dato evento con settimane di anticipo. La paura diventa così intensa che interferisce nelle normali attività quotidiane e rende complicato stringere e mantenere amicizie.
Il disturbo ossessivo-compulsivo può colpire persone che hanno manie particolari come il lavarsi le mani continuamente, l’ossessione dei germi e dello sporco. Molti pazienti accusano una mente continuamente in subbuglio, che li porta a rimuginare su situazioni passate, errori commessi o torti ricevuti, analizzandoli da ogni possibile angolazione. I disturbi da attacchi di panico portano il paziente a evitare i luoghi dove hanno avuto un attacco. Non si è più in grado di affrontare situazioni stressanti se non in compagnia di qualcuno di fiducia. Il disturbo post traumatico da stress include spesso una vasta gamma di sintomi psicologici. Alcune vittime dichiarano che dopo l’evento traumatico e scatenante hanno perso l’interesse per ciò che un tempo ritenevano piacevole e accusano difficoltà nei rapporti affettivi. Alcuni diventano asociali, persino aggressivi o violenti. Altri evitano ogni situazione che possa riportarli all’evento traumatico.
Il disturbo post traumatico da stress è dovuto a particolari eventi tragici e traumatici come terremoti, incendi, inondazioni, sparatorie, guerre, aggressioni o incidenti automobilistici. La vittima rivive spesso la paura provata in momenti tragici, anche attraverso sogni e pensieri terrorizzanti. Tra le conseguenze ci sono disturbi del sonno, difficoltà a concentrarsi, tendenza a evitare luoghi e attività che si associano con il trauma, essere sempre in iper vigilanza, vivere un senso generale di precarietà e morte, emotività ridotta, palpitazioni, dolori al petto, svenimenti, vertigini, debolezza.
Cosa si può fare per aiutare chi soffre di ansia-stress-attacchi di panico?
Chi non l’ha mai provato non può capire esattamente cosa significa soffrire di disturbi d’ansia. Familiari e amici di pazienti malati devono quindi fare di tutto per capire il problema e offrire il loro sostegno. È importante fare ricerche sul disturbo e conoscere quanto più possibile al riguardo. Molto importante anche ascoltare attentamente chi soffre, permettendogli di esprimersi liberamente. Soprattutto nei casi di esaurimento, con le vittime del burn-out, dovrete usare molta compassione e amore. La vittima si sente un fallimento per non avere più la forza di fare quello che faceva prima. Una parola di lode, un apprezzamento sincero e la dimostrazione del nostro affetto aiuteranno il paziente a sentirsi meglio. Dobbiamo aiutarlo a pensare che se è stato vittima di un esaurimento e perché è in gamba, non perché è un incapace. Si è riscontrato infatti che le vittime preferite del burn-out sono individui iper-efficienti, molto motivati e inflessibili.
Aiutate il paziente a vedere le cose in maniera positiva mostrandogli che tutto andrà meglio se si avrà pazienza.
Consigli per prevenire e combattere attacchi di ansia, panico ed esaurimento
Tratto da “Come far fronte agli stati d’animo e vincere il burn-out”, di Ruth Dailey Grainger, 01/1992 di American Journal of Nursing
- Siate padroni dei vostri pensieri, del vostro stato d’animo e delle vostre azioni; per i credenti si è riscontrato che pregarepuò essere d’aiuto.
- Quando cominciate a preoccuparvi, sforzatevi deliberatamente di pensare in maniera sana e determinata.
- Quando siete agitati, respirate profondamente e fate uno sforzo consapevole per rilassarvi.
- Cercate di vedere le situazioni dall’esterno per capire come si è creato lo stress.
- Concentratevi sulle cose che apprezzate negli altri e fate loro dei complimenti. Non adulateli, ma fate lodi meritate.
- Identificate e combattete i modi di pensare negativi e distruttivi.
- Sappiate dire di no quando le vostre energie e i vostri impegni ve lo impongono.
- Fate ogni giorno un po’ di esercizio fisico: camminare di buon passo fa bene.
- Trattate gli altri con rispetto, inducendoli a tirar fuori i loro lati migliori.
- Conservate il senso dell’umorismo e un pizzico di allegria.
- Non portatevi a casa i problemi di lavoro.
- Fate ogni giorno quello che c’è da fare: non procrastinate.
Cure e trattamento di ansia-attacchi di panico-burn out
Come vincere l’ansia? Moltissime persone sono riuscite a combattere ansia, stress e attacchi di panico seguendo i seguenti consigli. Molti altri sono riusciti a lenire o almeno controllare i sintomi dannosi. Tra le cure più utili in questi casi ci sono sessioni di psicoterapia, rimedi omeopatici, fino all’uso di medicinali più pesanti detti ansiolitici, famosi per il loro effetto sedativo.
Molti psicologi per curare ansia e attacchi di panico consigliano di tenere un diario, questo permette di monitorare le proprie emozioni e conoscere le vere cause della nostra ansia. Spesso molti ignorano la relazione tra pensieri ed emozioni. Per prendere coscienza di quali pensieri ci causano ansia dobbiamo imparare a prenderne nota.
Molto utile è anche imparare a controllare la mente apprendendo a rilassarsi. Questo contribuirà alla diminuzione del livello di ansia. Il rilassamento mentale e fisico parte da diverse tecniche di rilassamento. Molto famoso ad esempio è il training autogeno. Sarà utile anche imparare le tecniche di respirazione addominale. L’attività fisica è un altro elisir per riuscire a scaricare la tensione.
Attenzione anche ad avere un’alimentazione corretta. Alimenti come caffè, coca-cola, te o nicotina aumentano le palpitazioni e lo stato di ansia. Meglio prediligere pasti leggeri e ridurre la quantità di dolci, che richiedono una digestione più difficoltosa. Coltivare amicizie sane è un altro segreto per vincere l’ansia, un prezioso antidoto all’eccessiva autocriticità tipica delle persone ansiose. A questo riguardo è importante correggere quei pensieri disfunzionali che ci portano ad avere una cattiva considerazione di noi stessi.
Occorre imparare a trattarsi in modo gentile e amichevole, proprio come faremo con un amico caro. Affermazioni negative come “non ne combino mai una giusta” possono essere sostituite ad esempio con una frase tipo “a volte sbaglio ma ho fatto anche alcune cose buone della vita”. Imparate a fare cose che vi soddisfano e danno gioia, attività rilassanti o che ci appassionano.
La musica ha spesso un potere terapeutico. Altri trovano utile fare passeggiate all’aria aperta o dipingere. Soprattutto nei casi di esaurimento nervoso o burn-out può essere utile diminuire il proprio carico di lavoro o delegare ad altri, quando non si riesce a fare tutto da soli. Occorre vincere la propria paura a chiedere aiuto, ma bisogna ricordare che non si è degli incapaci solamente se per un certo periodo ci serve un aiuto. Importantissimo concedersi la giusta dose di riposo notturno. Per ridurre lo stress anche una vacanza può aiutare.
Contornatevi di amici comprensivi che possano capirvi e aiutarvi, allontanatevi da persone negative e ipercritiche. Ci vuole anche molta modestia e consapevolezza dei propri limiti per capire quando si è arrivati agli sgoccioli e si ha bisogno di riposo. Non fissate degli obiettivi troppo elevati e siate indulgenti con voi stessi.
Se hai avuto un esaurimento probabilmente significa che hai dato troppo, e per troppo tempo, ora quindi è il momento di riposarsi e di pensare a noi stessi. Imparate a non procrastinare, un’abitudine nociva che aumenta lo stress.
Imparate a fare le cose un po’ per volta e programmatevi la giornata. Questo vi aiuterà a sentirvi nuovamente padroni della vostra vita riacquistando il giusto punto di vista e ritrovando entusiasmo ed energia. Non accusatevi per il fatto di esservi esauriti e di aver perso momentaneamente il controllo. Rimuginare su questi pensieri negativi vi farà solo star peggio. Pensate invece a tutto quello che siete riusciti a fare di buono. Trovate anche il tempo giusto per svagarvi, non si vive di solo lavoro. Prediligete uno svago rilassante in grado di aiutarvi a combattere lo stress e ristorare il vostro corpo. Non paragonatevi ad altri e a ciò che sembrano saper fare più di voi. Siate ragionevoli. Imparate ad appoggiarvi agli altri, soprattutto ai famigliari. Il lavoro di squadra che un’efficace rimedio antistress. Fate letture edificanti e coltivate la vostra spiritualità: aggrapparvi a qualcosa più grande di voi vi aiuterà ad affrontare i momenti difficili.